Gianluca Benamati | Energia e costi: a problemi di sistema risposte strutturali.
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Energia e costi: a problemi di sistema risposte strutturali.

Mi paiono opportune alcune brevi osservazioni sui rincari di elettricità e gas annunciati nei giorni giorni scorsi.

Le nuove tariffe che sono state indicate dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas ed il servizio idrico integrato, nella piena autonomia di un’autorità indipendente, confermano l’esistenza di alcuni problemi che il nostro sistema energetico deve ancora risolvere per una piena competitività europea.

Per comprendere questo occorre osservare attentamente, infatti, le ragioni e la composizione degli aumenti così come indicati dal’ Autorità.

Per l’energia elettrica l’aumento è dovuto per un terzo al riordino delle agevolazioni per sostenere la competitività delle aziende ad alti consumi energetici ma per ben due terzi alla crescita dei costi di approvvigionamento. Sotto questa voce largamente maggioritaria vanno il costo dell’energia in netto rialzo (causa la concomitante difficoltà sull’idroelettrico per la siccità e sulle importazioni dalla Francia) e altri costi di gestione.

In riferimento alla famiglia media di riferimento l’aumento stimato dall’autorità si assesta attorno al 5.3 % per un valore di circa 29 euro per anno, circa 2.4 euro mese, che risultano inferiori per le fasce di basso consumo. Anche per il gas l’aumento che si registra è del 5% e anche in questo caso è dovuto alla crescita che l’Autorità si attende sui prezzi di approvvigionamento data l’attuale stagione invernale e la contingenza internazionale che interessa i nostri principali fornitori.

Da questa semplice valutazione si può quindi vedere come la decisione assunta dell’autorità sia riferibile per la quasi totalità a costi legati ai costi crescenti di approvvigionamento dell’energia e solo in minima parte a variazioni degli oneri generali.

Ciò indica che il nostro sistema energetico risente ancora di fattori strutturali quali, fra gli altri,  la composizione peculiare del mix produttivo e la forte dipendenza da un limitato numero di fornitori nel campo del gas. A problemi di sistema servono quindi risposte strutturali non interventi momentanei.

Fare crescere le energie rinnovabili con una politica degli incentivi più attenta e saggia di quella dei governi di centro destra, che ancora stiamo pagando in bolletta, così come diversificare i fornitori gas riducendo nel contempo la dipendenza dal gas russo e aumentando la disponibilità potenziale sono due delle azioni messa in campo della Strategia energetica nazionale (SEN) accanto all’impegno a rivedere al ribasso gli oneri generali.

Ed è proprio con questa nuova SEN, che da troppo tempo  mancava in questo paese, che si può finalmente avere la prospettiva di raggiungere un equilibrio migliore e più economico per il nostro sistema energetico.

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